Dopo qualche anno lontano dai riflettori Walter Fontana, ex leader dei Lost, comincia ufficialmente la sua nuova avventura come solista. Lo scorso maggio è uscito il suo primo disco, "Sono qui", anticipato dal singolo "Perfetto"
Conclusa la fortunitissima avventura con i Lost e dopo un periodo di lontananza dalle scene durato qualche anno, Walter Fontana torna sulle scene con un disco tutto suo, "Sono qui", il suo primo lavoro da solista, che è disponibile dallo scorso 13 Maggio in tutti i negozi fisici e digitali, distribuito da Universal Music Italia su etichetta discografica Accademia Edizioni Musicali.
“Ciò che più ha influenzato la realizzazione di questo mio nuovo album è stata la consapevolezza di quello che sono oggi. In questi anni di assenza dal panorama musicale, mi sono messo a nudo per poter crescere come artista e come persona. Ho riversato nelle mie canzoni tutte le esperienze fatte cercando di non mettere alcun limite alla creatività, lavorando con grande trasparenza. E’ stata un’evoluzione naturale, intensa e piena di sorprese”
L'album è stato anticipato da due singoli, "Blu Cobalto", un primo assaggio che Walter ha voluto regalare ai suoi fan nel 2013, il cui videoclip ufficiale è stato girato a Londra con la regia di Gabriele Paoli, e più recentemente, "Perfetto", di cui potete vedere il video qui sotto, diretto da Vittorio Brumotti. Ma le collaborazioni prestigiose non finiscono qui. Infatti, oltre al contributo fondamentale di Placido Salamone, produttore dell'album, "Sono qui" vanta anche la partecipazione di Giovanni Caccamo e del rapper inglese Jethro Sheeran.
“Dal punto di vista del sound non so come definire questo mio nuovo album, forse pop ma all’interno c’è tutto quello che amo e che mi ha influenzato fino a qui: , rock, acustica, elettronica, R’n’B. Il tutto è impreziosito dalle collaborazioni con Giovanni Caccamo, Jethro Sheeran e soprattutto Placido Salamone, il produttore che mi ha seguito e guidato nella fase di creazione delle canzoni, e che è riuscito a far emergere le mie qualità per intrappolarle all’interno del disco”
Ma senza dilungarci oltre abbiamo chiesto a Walter cdi raccontarci che cosa è successo in questo periodo sabbatico che si è preso, del disco naturalmente, del suo rapporto con la musica e coi fan e dei suoi progetti futuri.
Intervista a cura di Dan
Ciao Walter, benvenuto su andergraund. A parte alcune apparizioni episodiche, da quando si è conclusa la tua fortunata esperienza coi Lost sei stato un po' di tempo defilato e lontano dalle scene. Quanto è stato necessario prendere una boccata d'aria e fermarsi a riflettere sul tuo percorso come artista dopo tutto quel condensato di emozioni e di avvenimenti che è stata l'esperienza coi Lost? Cosa hai fatto in questo periodo?
Ciao. Sì, dopo un’esperienza così importante come quella con i Lost, avevo bisogno di staccare la spina e allontanarmi dai riflettori. Dovevo riprendere fiato, capire chi ero e cosa volevo diventare. Sono tornato a Vicenza, ho riallacciato i rapporti con i miei vecchi amici, mi sono riavvicinato alla mia famiglia e ho viaggiato molto. Dovevo tornare a vivere la vita nella sua semplicità.
Non hai mai avuto paura che i tuoi fan e tutti i ragazzi che vi avevano seguito assiduamente nel corso degli anni avessero potuto "dimenticarsi" di te? Di sicuro è stata una scelta commercialmente azzardata, ma evidentemente in quel momento avevi messo davanti altre priorità personali…
La mia priorità in quel momento era prendermi cura di me stesso. Credo sia stata la decisione giusta per poter crescere, migliorare e scrivere. Non mi è mai piaciuto ripetermi, amo la sfida anche se questo significa rischiare e fare delle scelte apparentemente azzardate.
Rimanendo sul tema, il tuo/vostro rapporto col pubblico è sempre stato molto diretto. Anche ora che hai intrapreso la tua carriera da solista, per il lancio del singolo "Blu Cobalto" ad esempio hai deciso di organizzare dei live esclusivi proprio a casa di alcuni fan. Ed è bello che sia così, perchè se non fosse per la gente il "mestiere" dell'artista non avrebbe molto senso. Ma non ci sono mai stati dei momenti in cui hai sofferto di questa tua condizione di vivere costantemente sotto i riflettori?
Fa parte del mio lavoro. La cosa più importante per affrontare tutto è rimanere con i piedi ben ancorati a terra e questo ti permette di non perderti.
I Lost sono stati tra i pionieri di pionieri di Myspace, probabilmente siete stati uno dei primi fenomeni musicali nati grazie al web e ai social. A distanza di anni che rapporto hai con questo mezzo?
Non ho mai smesso di utilizzare il web. E’ uno strumento molto importante che mi ha sempre permesso di tenere uno stretto contatto con le persone che ascoltano la mia musica. Certo, rispetto al periodo “myspace”, dove il web era ancora agli inizi, ora c’è po' saturazione e devi essere ancora più intelligente e bravo a capire come distinguerti dalla massa.
Veniamo al motivo principale di questa chiacchierata, ovvero l'uscita di "Sono qui", il tuo primo album come Walter Fontana. Cosa rappresenta per te questo disco? Immagino che sia una sorta di secondo inizio. Il titolo stesso sembra proprio una presa di posizione chiara per dire "Ci sono ancora!”
“Sono qui” ripercorre i miei ultimi 5 anni. Tutte le esperienze fatte, gli amori nati e finiti, le città visitate e vissute fino all’alba, le cadute e le risalite, le lacrime versate e i sorrisi ritrovati. E’ stato un periodo intenso.
Il disco è uscito ormai da qualche settimana, hai suonato dal vivo diverse date instore, quindi ti sarai fatto un'idea di come stanno andando le cose. Ti ritieni soddisfatto dei primi risultati e delle prime reazioni?
Sono molto contento della risposta della gente. Non mi aspettavano un calore del genere. Soprattutto perché le canzoni piacciono ad un pubblico che non ha età. Certo la strada è ancora lunga, ma passo dopo passo sono certo di poter fare grandi cose.
Musicalmente parlando "Sono qui" è un disco abbastanza eterogeneo. Fondamentalmente si tratta di un disco pop, ma dalle molteplici sfaccettature. Alcuni pezzi presentano atmosfere più intime e acustiche, altri sono un po' più rock, altri ancora sono più elettronici e ballabili. Quali sono i punti di riferimento musicali principali di Walter Fontana oggi? Sono in gran parte frutto della tua curiosità o ti è rimasta attaccata addosso anche molta della musica che hai respirato in famiglia fin da piccolo, anche grazie al nonno che suonava in una jazz band?
Fortunatamente non mi sono mai posto barriere musicali e ho sempre ascoltato di tutto. Questo mi ha permesso di mantenere una visione della musica molto ampia e di potermi far contaminare anche senza rendermene conto. Al momento sto ascoltando molto Twenty one Pilots, Panic! at the disco, Walk the moon.
I tuoi testi sono molto personali. Per scriverli ti sei messo molto a nudo. Quanto è difficile ma anche terapeutico e utile per capire se stessi raccontare in una canzone i propri pensieri e le proprie emozioni? Molti di contro si chiudono in sé stessi come mezzo di difesa. Tu non hai mai avuto il timore di esporti e di renderti vulnerabile?
La canzone per me rappresenta il mezzo per poter liberarmi di tutto quello che non riesco a dire a parole. Mi aiuta molto. Certo, raccontare di me vuol dire esporsi, ma significa anche essere sincero con me stesso e con il pubblico e questo secondo me può far arrivare di più la musica.
Un tema ricorrente nei tuoi pezzi è l'amore, visto da diverse angolature e analizzato da vari punti di vista. Penso che l'amore nel suo senso più ampio sia il sentimento che muove tutte le nostre azioni. L'amore che fa star bene, talvolta fa soffrire, ma non se ne può fare a meno... cosa ci puoi dire a riguardo di questo filo rosso che unisce tutti i pezzi del disco?
Come hai detto tu l’amore è il sentimento che muove ogni cosa. L’amore ha sempre avuto un ruolo importante nella mia vita e perciò si riflette costantemente all’interno della mia musica.
"Sono qui", il pezzo che da il titolo all'album, è un pezzo molto intenso e molto personale. Ti va di parlarcene?
E’ il pezzo più intimo del mio nuovo album e appunto per questo, ho deciso di inserirlo come ultima traccia. In questa canzone affronto il tema della depressione “io tutte le paure le butto giu in un sorso ma poi tornano a galla per riscuotere il conto”. Anche qui però cerco di vedere il bicchiere mezzo pieno della situazione e dico a me stesso che tutto quello che ho vissuto, compresi i momenti bui, mi ha aiutato a crescere e ad essere qui consapevole di quello che sono oggi.
Abbiamo detto che sei stato fermo un po' di tempo dopo l'esperienza coi Lost. Quando sono nati i pezzi che troviamo nel disco? Sono tutti recenti o hai ripescato qualcosa dal cassetto?
Tutti i brani sono nati in questi ultimi 5 anni. Avevo del materiale scritto nel periodo dei Lost, ma non mi ci rivedevo più perciò ho preferito lasciarli nel cassetto.
Quanto è stato determinante l'apporto di Placido Salamone per la buona riuscita del disco? Qual è stato il suo contributo?
Placido ha capito sin da subito il sound che volevo per il mio nuovo album e lui semplicemente ha messo a disposizione la sua esperienza per guidarmi e mostrarmi nuove strade che potevo prendere per rendere ancora più importante questo mio nuovo lavoro. La cosa bella è che si è creata un’alchimia e uno scambio di energie molto forte tra noi e questo ha reso tutto ancora più magico.
Come sono nate invece le collaborazioni con Giovanni Caccamo, Jethro Sheeran, e anche con Vittorio Brumotti, che ha diretto il tuo ultimo video, una veste in cui in molti non l'avevano ancora conosciuto?
Sono tutti grandi amici e questo è stato importante nella realizzazione del nuovo album, perché quando sei sereno e non hai pressioni, hai modo di divertirti di più e lavorare meglio e questo ti porta a creare le cose migliori. Sono contento ti affrontare questa mia nuova avventura con loro al mio fianco.
Walter, abbiamo quasi finito. Prima raccontaci quali sono i tuoi progetti in cantiere. E' previsto un tour vero e proprio dopo i live acustici di presentazione del disco? Altri progetti in cantiere, anche in prospettiva futura. I tuoi fan dovranno aspettare ancora diversi anni prima di un tuo nuovo lavoro?
Per ora voglio concentrarmi sulla presentazione del nuovo album. Sicuramente con l’estate/autunno arriveranno i primi concerti live e nel mentre sto continuando a scrivere nuovo materiale ma ripeto ora voglio godermi questo momento e restare concentrato sul mio obiettivo.
Adesso è davvero tutto. Walter, davvero grazie per il tempo che ci hai dedicato e in bocca al lupo per tutto!
Grazie a voi!
Walter Fontana sul web:
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