TSO - In-sanity
Etichetta: Irma Records - Febbraio 2016
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Energia a profusione, Blues, Heavy metal e grunge e, quanto a contenuti, un viaggio all’interno delle moderne alienazioni umane e di temi dai risvolti filosofici quanto mai attuali, spinosi e controversi. Sono questi i capisaldi dell’ultimo lavoro dei TSO intitolato In–sanity. L’ ensemble è composto da Andrea e Marco Abbrescia (rispettivamente chitarra e voce e basso elettrico) e Tobia Milani (batteria). Paolo Tonchella sostituisce occasionalmente al basso elettrico Marco Abbrescia, attualmente impegnato all’estero per motivi di studio.
Ecco una sintesi del TSO pensiero (tratta da una intervista al gruppo, interamente leggibile su www.elisarusso.com/intervista-tso-26-02-16-release-party-al-tetris-ts):
“È un tso (trattamento sanitario obbligatorio) che, simbolicamente, facciamo noi alla società” dichiarano i triestini. “Ci chiediamo: chi sono i veri matti? Quelli che impazziscono e mollano tutto o quelli che disintegrano se stessi e gli altri per rincorrere uno status, un improbabile successo?», spiega il frontman della band, ad indicare come la musica possa essere una cura a molti malanni che ci affliggono. Da qui anche il titolo dell’album, che sottolinea il labile confine tra salute e malattia.”
Il disco si apre con The Big What un blues acido in perfetto stile Allman Brothers – Black Crowes e continua con Rain e Saurez, intro di basso in bella evidenza nella prima traccia e rock compatto (che ricorda molto l’irruenza del rock dei Nirvana) in entrambi i brani. Slow, coerentemente con il titolo che porta, è un pezzo lento, quasi una ballata, circostanza che nello svolgimento della canzone non intacca minimamente l’aggressività del suono, che resta vigoroso e monolitico. Una chitarra bluesy introduce Sol Niger, il brano più lungo del disco, oltre nove minuti di suggestioni musicali che sfociano a tratti nel progressive e nel floydiano. White Flag, infine, è un altro brano tiratissimo, in linea con la tradizione grunge e HM.
Tutti i pezzi confermano le discrete capacità dei musicisti, la buona sincronia e il coordinamento tra i singoli componenti della band. In–sanity, però, sembra mancare di quel pizzico in più di originalità. Suggerito agli appassionati del genere.
Tracklist:
1.The Big What
2. Rain
3. Saurez
4. Slow
5. Sol Niger
6. White Flag