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Guido Seregni - Non fa niente

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Guido Seregni - Non fa niente

Etichetta: Otto Records

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Dopo quasi cinque anni dal suo primo lavoro "Voglio rinascere all'incontrario", torna con un nuovo disco il canzonatore, come ama definirsi lui stesso, Guido Sergni. E tutto sommato si tratta di una definizione che gli calza a pennello, perchè sarebbe veramente difficile cercare di etichettarlo in un altro modo; infatti qualsiasi definizione di quelle classiche, rocker, cantautore o artista pop che sia, gli starebbe stretta. Perchè Guido Seregni non è niente di tutto questo, ed è tutto questo allo stesso tempo.
Il frutto di questi cinque anni di attesa si intitola "Non fa niente": sette tracce che racchiudono l'essenza stessa di Guido, le sue influenze, i diversi universi musicali che lui ama tanto, che conosce bene e nei quali si sente perfettamente a suo agio.
Rispetto a "Voglio rinascere all'incontrario" l'evoluzione di Guido è molto evidente, sia stilisticamente parlando che per quanto riguarda i contenuti del disco. "Non fa niente" è un condensato di tanti generi e di tante influenze diverse, e colpisce per il fatto che ogni canzone è profondamente diverse dalle precedenti, per suono e atmosfere: andiamo dal rock al punk rock, dal pop all'elettronica passando per il cantautorato. E anche le tematiche affrontate nel disco sono piuttosto varie: si va dalla più stretta attualità alle canzoni d'amore, sentimento che il nostro canzonatore sviscera e analizza da diverse angolazioni. Quindi abbiamo testi che nascono dalla semplice osservazione del mondo che ci circonda e testi più personali e intimi, in cui Guido racconta stesso in quanto artista e in quanto persona.
Apre la tracklist "Non fa niente", il pezzo che dà il titolo al cd, un brano rock con forti influenze cantautorali molto importante e interessante perchè condensa in esso un numero devvero considerevole di tematiche e di argomenti che riguardano la società e l'attualità: un pezzo cui Guido mette in fila i difetti e i vizi degli italiani, fotografati con estrema lucidità e con pungente ironia. Si passa dalla crisi economica che mette in ginocchio le persone a quella di una classe politica allo sbando incapace e impotente, passando per temi scottanti come la pedofilia e la malagiustizia. Uno spaccato cinico e irriverente dell'Italia di oggi, con i suoi tanti squilibri e le sue numerose contraddizioni. Ci pensa "Perchè" ad alleggerire un po' la tensione: un pezzo punk rock in stile californiano più leggero e spensierato. "Io", come suggerisce il titolo stesso, è un pezzo più personale: è un elogio della normailità sia nella vita di tutti i giorni che in riferimento alla figura dell'artista. Il testo racchiude una critica non troppo velata al mondo dello starsystem e del mercato musicale dominato dai talent e dalle major, senza risparmiare qualche stoccata anche ai media e ai giornalisti musicali. Nella seconda parte del disco, da "Certe Cose" in poi, le canzoni si fanno più intime e introspettive, e sviscerano più nello specifico il tema dell'amore. Sono molto significativi i due brani che chiudono il disco, "Non impari mai" e "Sarai", perchè analizzano l'amore da due punti di vista contrapposti. Il primo, pezzo rock, racconta con disincanto e un pizzico di cinismo l'amore ai tempi di facebook, quello che provoca casini, quello che fa soffrire. Il secondo invece è la classica rock ballad, piano voce e archi, che ci cala completamente nel punto di vista dell'innamorato, in quella fase in cui tutto sembra perfetto e duaturo. E poi non possiamo non citare anche "Canzone d'amore particolare", il primo singolo estratto dal cd che è anche il pezzo a mio giudizio più pop e radiofonico.
Ci sono voluti quasi cinque anni di attesa ma alla fine probabilmente ne è valsa la pena. "Non fa niente" è un disco più maturo e consapevole rispetto al precedente, che proietta Guido Seregni nel futuro. E' un lavoro più curato anche dal punto di vista dei suoni e degli arrangiamenti. Probailmente qualcosa è ancora migliorabile, ma chi può darsi completamente arrivato in questo frangente? Appreziamo sicuramente il grosso sforzo fatto, l'impegno messo nella realizzazione del disco e il coraggio nell'affrontare determinate tematiche di non facile approccio con ironia e leggerezza.
Aspettiamo con ansia il capitolo tre dei questo interessante racconto, sperando di dover aspettare un po' meno di quattro e mezzo a 'sto giro! [B!]

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