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George Ezra: il cantautore rivelazione dell'anno

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E' uscito "Wanted On Voyage", il sorprendente album di debutto del giovanissimo artista inglese. “Continuano a dirmi che questo è il mio anno. Mi fa piacere, ma io voglio far parte della scena musicale anche nel 2015 e per molti anni ancora"

George Ezra, cantautore ventenne dalla profonda voce blues, ha pubblicato lo scorso primo luglio il suo album di debutto intitolato "Wanted On Voyage". La sua musica è una miscela perfetta di innovazione e tradizione. Nel nostro Paese Ezra ha avuto un successo sbalorditivo grazie al singolo "Budapest", che in Italia ha ottenuto un clamoroso successo radiofonico. Il pezzo nel nostro paese ha venduto finora oltre 30mila copie, esclusivamente in digitale, e si è aggiudicato il suo primo Disco di Platino. Il brano ha raggiunto il primo posto nella classifica di iTunes rimanendo stabile in vetta per molte settimane. Ma il successo è globale: “Budapest” sta iniziando ora a scalare le classifiche inglesi ed europee. In meno di sei mesi questa canzone è stata riprodotta in streaming oltre 10 milioni di volte su Spotify e 8 milioni di volte su YouTube. Ora il testimone passa al nuovo singolo "Cassy O’" già Top 30 nell’airplay.

Forte di questi risultati ora George ci presenta il suo primo album, inciso tra l’inizio di novembre 2013 e metà gennaio 2014 a Clapham, zona sud di Londra, insieme al produttore Cam Blackwood. In "Wanted On Voyage" Ezra suona la chitarra, il basso e le tastiere: il suo è un pop coraggioso e orecchiabile intriso di blues, country e folk.

Il giovanissimo cantautore inglese è cresciuto a Hertford dove ha frequentato la Simone Balle secondary school, e si è diplomato poi al Brighton Institute of Modern Music di Bristol. La sua carriera è iniziata quando è stato scoperto da BBC introducing a Bristol, la sua città adottiva, dopo aver postato una manciata di canzoni online. Invitato ad una live session nei leggendari Maida Vale studios, Ezra si è esibito in una affollatissima performance al “BBC Introducing” Stage al festival di Glastonbury. La sua evidente autenticità, la voce profonda, e uno stile musicale unico, influenzato dalla contemporaneità britannica e insieme dal folk americano anni 70, hanno fatto si che in molti lo indicassero come “rising star”.
Tra questi, anche la più importante radio inglese, BBC Radio1, con Zane Lowe che per primo ha iniziato a trasmettere Budapest e lo ha nominato come “Next Hype”, inserendolo anche nella top 5 del BBC sound of 2014.
In attesa di pubblicare l’album di debutto, George Ezra ha girato tutta l’Inghilterra con la sua chitarra, esibendosi sia da solo che come opening act degli show di Tom Odell. In questi giorni parte invece il suo primo tour europeo: l’entusiasmo è talmente forte che la maggior parte delle date inglesi è già sold out.
I suoi primi due EP, "Did You Hear The Rain?" e "Cassy O’", hanno raggiunto la top 10 di iTunes nel Regno Unito e il giovane artista ha già messo a segno una serie di date sold out, tra cui un tour di debutto di ben 22 date in territorio britannico. Non sorprende, dunque, che Ezra sia entrato nella top 5 del Sound of 2014 della BBC, oltre che nel novero di artisti da tener d’occhio secondo Vevo, iTunes ed MTV.
"Wanted On Voyage" contiene il meglio della produzione del giovane Ezra fin dai primi tempi che ha iniziato a comporre. Come spesso accade per le opere prime nella tracklist sono presenti non solo pezzi recenti, ma anche canzoni risalenti a qualche anno fa e rimaste chiuse nel cassetto nell'attesa dell'occasione giusta: “Un paio di brani contenuti in Wanted On Voyage risalgono ai tempi del college”, racconta Ezra, “e buona parte dell’album è stato ispirato da un viaggio fatto in solitaria l’estate scorsa, in Europa. Sono stato a Parigi, Amsterdam, Copenaghen, Malmö, Vienna, Milano e Barcellona. Per la prima volta dopo tanto tempo, ho fatto una cosa completamente da solo, è stato bellissimo e fonte d’ispirazione”.
La canzone che apre l’album è "Blame It On Me", con il suo ritornello “What are you waiting for?” (“che cosa aspetti?”), dal sapore skiffle, sembra riassumere il mantra di George: “bisogna darci dentro, mettersi sotto a lavorare”. "Listen To The Man", dall’atmosfera blues, suona invece come una lezione di autostima. Il brano "Stand By Your Gun" è a livello sonoro il più sorprendente, potrebbe ricordare i Blue Nile in chiave disco. Ezra, arguto autore come pochi suoi contemporanei, regala momenti divertenti nel testo "Drawing Board", invettiva contro un’ex quando la relazione finisce male. Nel disco poi non potevano assolutamente mancare "Budapest" e "Cassy O’". In "Cassy O’" la voce profonda e graffiante di George Ezra si diverte con il ritmo e con sfumature musicali che ci riportano alla memoria i grandi cantautori americani.
“Non mi piace spiegare le mie canzoni”, dice Ezra, “ma in più di una mi prendo in giro con ironia, compresa “Cassy O”, in cui rido di me stesso per aver avuto dei pensieri particolarmente banali”.
“Quando scrivo canzoni, mi ripeto che devo semplicemente stare in silenzio e mettermi al lavoro”, continua George. “La stessa cosa vale per i concerti: non sono agitato, semplicemente salgo sul palco e canto. Non mi do nessun’aria da musicista... ci tengo a sottolineare che sono solo un ragazzo con la chitarra!”
George ha dichiarato che la scrittura del testo, la melodia e la linea musicale vengono da lui trattate individualmente e indipendentemente l'una dall'altra e, solo successivamente, messe insieme a formare un'unica canzone. Inoltre ha indicato Bob Dylan e Woody Guthrie come principali fonti di ispirazione per il suo stile.
Un disco imperdibile che in Italia viene pubblicato nelle versioni CD Deluxe con 16 canzoni e Vinile + CD, entrambi contenenti 12 canzoni, già ai primi posti della classifica in Germania, Austria, Olanda, Belgio, Svizzera, Lussemburgo.
In Italia abbiamo potuto applaudirlo a Milano, lo scorso marzo, in un concerto andato in breve tempo completamente esaurito. Abbiamo poi potuto ascoltarlo dal vivo ancora nelle scorse settimane quando si è esibito come supporto ai Bastille il 25 luglio a Ferrara, 26 a Roma e il 27 a Udine. Ma per chi se lo fosse perso però le occasioni per sentire questo talento dl vivo non mancheranno. Infatti a novembre tornerà nel nostro paese come protagonista di tre concerti, il 19 ai Magazzini Generali di Milano, il 21 all’Orion di Roma e 22 al Viper di Firenze.
“Continuano a dirmi che questo è il mio anno”, dice George. “Fa senz’altro piacere, ma mi crea qualche problema, perché voglio far parte della scena musicale anche nel 2015 e per molti anni ancora”.

 

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