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Marydolls - La Calma

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Marydolls - La Calma

Etichetta: IndieBox Music

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"La Calma" è tutto fuor che un disco placido e tranquillo. Anzi, si tratta di un album carico di forza e inquietudine, è un lavoro sanguinolento, i cui pezzi esprimono disagio e irrequietudine. La calma forse in questo caso è intesa più come la quiete che precede la tempesta. E' un disco da ascoltare e riascoltare questo secondo album dei Marydolls, che reduci dal successo di "Liquirizia-Brain" del 2008 tornano con un nuovo lavoro più maturo e riflessivo. Non che si tratti di un disco di difficile ascolto, tutt'altro. E' solo che col passare del tempo che si colgono e si apprezzano maggiormente sfumature e particolari che forse non si notano immediatamente.
La base grunge da cui il gruppo bresciano ha cominciato a muovere i primi passi è sempre molto solida e ben presente, ma è riletta in chiave più contemporanea, accogliendo influenze e suoni provenienti dal classic rock, dall'hard rock, dal punk, dall'indie e dall'alternative. E il risultato dell'operazione è davvero affascinante. Inoltre i fiati, ma soprattutto gli archi (curati da Nicola Manzan, in arte Bologna Violenta) che impreziosiscono il lavoro sono quella nota di originalità in più che rende il disco ancora più intenso ed emozionate.
I pezzi suonano tutti molto bene, merito sicuramente dei Marydolls, che, oltre ad essere geniali e poliedrici, sono anche ottimi musicisti. Ma merito anche di Jo Ferliga degli Aucan che ha masterizzato l'album.
I testi delle undici canzoni che compongono la tracklist de "La Calma", così come la musica, sono estremamente diretti e ricchi di forza e di carattere. A tratti sono leggeri e dolci come carezze, che si trasformano quando meno te lo aspetti in pugni diretti allo stomaco. Miele e sangue. Lacrime e sudore. Cervello e cuore. Calma e Ira. Ragione e istinto. Contrapposizioni che si rincorrono per tutta la durata del disco in una sorta di eterno dualismo. E così come la voce di Paolo Morandi si trasforma da dolce e vellutata a potente e graffiante, anche musicalmente parlando si passa nello giro di una frazione di secondo da momenti più intimi e acustici ad atmosfere elettriche e cariche di rabbia. Un disco imprevedibile a cui non si può fare altro che abbandonarsi completamente e lasciarsi travolgere.
Ad anticipare l'uscita del disco sono stati i video di "Mi Faccio a Fette" e di “Non mi passa”, diretti da Jobinsky, e presentati in anteprima da XL di Repubblica, mentre il singolo scelto per il lancio radiofonico del lavoro è stato il bellissimo "Un altro Me".
Un disco veramenete ben fatto, piacevole e intelligente, ragionato ma istintivo. Geniale. Assolutamente da scoprire, non vi potrà lasciare indifferenti. [B!]

www.marydolls.it

 

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