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GP d'Europa. La cronaca

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alt Già dal via i ferraristi vogliono far capire che le qualifiche sono state deludenti più dal punto di vista della posizione che delle prestazioni: Alonso guadagna l'ottava posizione e Massa l'undicesima, riuscendo poco dopo a superare anche Schumacher e Rosberg, da 11° e 13° che erano in griglia.
Davanti Vettel e Hamilton mantengono la posizione; Raikkonen parte bene e va all'attacco di Maldonado ma è costretto a frenare, mentre Grosjean su un'altra traiettoria riesce a tenere giù e passa il venezuelano per la terza posizione.
Al primo giro abbiamo Vettel davanti a Hamilton, Grosjean, Maldonado, Kobayashi, Raikkonen, Hulkenberg, Alonso, Rosberg, Schumacher e Massa. Poi Maldonado viene superato, ma riesce a ripassare Raikkonen, mentre Vettel comincia a costruire il suo vantaggio al ritmo di un secondo circa al giro.
Dopo i primi giri decisamente all'attacco, Alonso comincia a pensare un po' anche alle gomme; c'è lotta fra Di Resta e Massa per la nona posizione; c'è anche un contatto fra Karthikeyan e Pic; ma soprattutto al decimo giro c'è il sorpasso di Grosjean ad Hamilton per il 2° posto, partendo con una staccata dall'esterno e resistendo alla controcurva.
Button e Perez danno il via ai pit-stop all'undicesimo giro, mentre Alonso supera Hulkenberg per il 7° posto, Raikkonen passa Maldonado per il 5° e poi anche Alonso sorpassa il venezuelano. Al 16° giro anche Vettel, Grosjean e Alonso effettuano il cambio gomme (soft per tutti e tre) così la situazione vede momentaneamente Vettel davanti a Di Resta che non si è ancora fermato, poi Rosberg che verrà passato da Grosjean, quindi Hamilton, Schumacher, Senna, Webber, Alonso, Raikkonen, Kobayashi e Maldonado, con questi utlimi molto raggruppati. Così Alonso recupera rapidamente tre posizioni, mentre nella lotta con Raikkonen si scontrano Kobayashi e Senna (con conseguente drive-through per il brasiliano).
Dopo che anche Schumacher e Webber effettuano il pit-stop, abbiamo Vettel 1° con margine su Grosjean, poi Hamilton, Di Resta (ancora con le gomme del via), Alonso, Raikkonen, Maldonado, Massa, Hulkenberg e Button. Intanto Massa comincia ad avere qualche problema di guidabilità, tanto da staccarsi da Alonso (che supera Di Resta) e trovarsi poi a lottare con Button. Nel sorpasso a Kovalainen, però, Vergne ha uno scarto incomprensibile e le gomme vengono a contatto: grossi danni per entrambi, con detriti in giro per la pista e conseguente decisione di far entrare la safety-car per le "pulizie" del caso.
Di ciò ne approfittano subito Hamilton, Alonso, Raikkonen e Maldonado per "pittare", con ennesimo pasticcio ai box che fa perdere tempo alla McLaren (caduta dal cavalletto di sollevamento); Vettel va ai box al giro successivo, ma riesce a non perdere la posizione dietro alla safety-car, che non aveva ancora raggruppato i piloti. Così la situazione vede Vettel, Grosjean, Alonso, Ricciardo (che ha un solo pit-stop), Raikkonen, Hamilton, Rosberg, Schumacher, Webber e Maldonado. In questo momento solo Ricciardo, Schumacher e Webber montano le Pirelli soft.
Al restart si assiste ad un sorpasso eccezionale di Alonso su Grosjean per il 2° posto, probabilmente il migliore di tutti quelli comunque decisi ma precisi effettuati fino a quel momento dal ferrarista. Mentre Kobayashi tocca Massa forandogli la gomma e Hamilton supera Raikkonen. Ma soprattutto nel corso del 34° giro Vettel comincia a rallentare e fino a fermarsi: ritiro per lui. E così Alonso "eredita" il comando fra il tripudio del pubblico spagnolo.
Ricciardo non ce la fa più con le gomme e perde progressivamente posizioni, Hamilton e Raikkonen finiscono sotto inchiesta per sorpasso con le bandiere gialle esposte (ma non ci sarà seguito), mentre davanti sia Alonso che Grosjean "tirano" in lotta ravvicinata. Ma dopo 40 giri compiuti arriva il ritiro anche per il francese. Così Alonso si trova a dover gestire un vantaggio di 3,5 secondi su Hamilton incalzato da Raikkonen.
Dietro a loro Maldonado, Hulkenberg, Di Resta (che ha ancora un buon passo con il suo 2° set di gomme, a mescola medium), Perez, Button, Rosberg e Petrov. Poi il russo perde l'ala in un contatto con Ricciardo, c'è lotta fra Di Resta e Perez per il 6° posto come pure per l'8° fra Button, Webber e Schumacher vinta dal tedesco (e quanto conterà...).
A questo punto l'attenzione si sposta sui possibili problemi di degrado pneumatici. Infatti Di Resta comincia a perdere posizioni, anche i tempi di Alonso si alzano un po' e dai box Lotus si invita via radio Raikkonen a fare di tutto per passare Hamilton: in caso di problemi al capofila, ciò significherebbe giocarsi la vittoria finale, dopotutto.
A 4 giri al termine Hamilton è quello che comincia ad accusare i problemi maggiori alle gomme. Raikkonen lo supera e anche Maldonado lo attacca: Hamilton resiste e si arriva allo scontro, con ritiro per la McLaren decollata, mentre Maldonado prosegue senz'ala. Così diventa terzo Schumacher che si deve difendere da Webber, ma non c'è tempo per altri colpi di scena con Alonso che vince davanti a Raikkonen.

 

Fonte: AutoSprint.it

 

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