Roberto Scippa - Vagando Dentro
Etichetta: autoprodotto
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Tra le tante cose che noi italiani sappiamo fare bene, una di queste è sicuramente scrivere canzoni. Si sa, siamo un popolo di poeti, oltre che di santi e di navigatori, e non a caso nel nostro paese i cantautori che hanno fatto scuola sono parecchi e tutti grandissimi, e i giovani musicisti che si affacciano al cantautorato sono molti, alcuni dei quali decisamente interessanti. Roberto Scippa è uno degli ultimi in ordine di tempo che ho avuto il piacere di scoprire e di ascoltare, e il suo disco d'esordio "Vagando Dentro" è davvero un buon biglietto da visita.
Il suo percorso è abbastanza comune: cresciuto in ambiente familiare in cui ha potuto respirare buona musica fin da piccolo, da adolescente imbraccia la chitarra e comincia a comporre i suoi primi pezzi. Da quel momento in poi non ha più smesso.
La sua musica risente molto dell'ascolto dei grandi cantautori italiani, ma non solo: ci sono evidentissime contaminazioni rock e folk nella sua produzione: "Tra i miei punti di riferimento italiani citerei sicuramente De Gregori, De Andrè, Battisti, Dalla, Bennato, Rino Gaetano, Battiato, il“vecchio” Vasco, in parte anche il Banco del Mutuo Soccorso, fino ad arrivare ai gruppi della scena musicale più “alternativa” come gli Afterhours o i C.S.I. Tra i riferimenti stranieri ci sono sicuramente Dylan, Springsteen, Cohen, Young, Nick Drake, i Pearl Jam, Beck, la nuova scena indie-folk con i Bright Eyes e i Fleet Foxes, e in generale tutti i grandi classici del passato e del presente (Stones, Beatles, Pink Floyd, Radiohead etc..)".
Dopo una serie di successi e riconoscimenti ottenuti nel corso degli anni in vari festival e concorsi, finalmente nel 2011 comincia a lavorare a "Vagando Dentro", un disco che, come si può facilmente evincere dal titolo, è un vero e proprio percorso introspettivo, intimo e personale. Interamente autoprodotto, l'album è stato registrato e mixato da Sergio Serafini e masterizzato da Fabrizio de Carolis, e contiene una serie di pezzi scritti in momenti diversi del percorso artistico e umano del cantautore. Classe 1980, Scippa non è più un ragazzino, e di conseguenza questo suo "Vagando Dentro" è una sorta di album di formazione, un diario che contiene i momenti più significativi del suo cammino di musicista e scrittore.
Tredici brani dalle atmosfere acustiche, intimi, semplici ed essenziali, che scorrono in maniera fluida traccia dopo traccia, come un inarrestabile flusso di emozioni, un fiume in piena di sentimenti, di suoni e di parole. "Per descrivere temi molto intimi - come quelli che si trovano nel disco, e che in generale mi piace affrontare - ho sentito da sempre più idonee le sonorità acustiche: si prestano naturalmente ad un ascolto più “emotivo”, senza filtri musicali troppo invadenti".
Alcune canzoni affrontano tematiche più generiche, parlano della società e dei mali che la affliggono, altre sono più personali ed esplorano la persona e la sua interiorità. I testi sono molto semplici, evocativi e al tempo stesso onesti e diretti. "Sicuramente mi piace andare in profondità nelle cose in qualsiasi tema. Penso che gli argomenti in fondo siano sempre gli stessi per tutti e che sia il modo in cui vengono affrontati che differenzia i vari artisti. Ho sempre cercato di osservare con estrema attenzione sia me stesso sia la realtà che mi circonda e, un po' per gioco e un po' sul serio, mi piace coglierne e rivelarne i lati che reputo più interessanti ed emozionanti da raccontare. Mi potrei quindi definire un “esistenzialista” che tratta temi legati all'essere e alla ricerca interiore con cui ci si imbatte nel vivere quotidiano".
"Vagando Dentro" rivela sicuramente un'urgenza creativa molto forte, ma soprattutto una necessità di comunicare ed esternare i propri pensieri e le proprie emozioni. E il risultato è un disco molto profondo e molto maturo, ma anche godibilissimo e di piacevole ascolto. Un album che sicuramente si presta a vari livelli d'ascolto. Un ottima opera prima nella, speriamo lunga carriera, di questo giovane cantautore. [B!]
