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Duracel - Nati negli anni '80

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Duracel - Nati negli anni '80

Etichetta: IndieBox

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E'  un Fonzie col suo consueto smagliante sorriso a trentasei denti che si staglia in primo piano sulla bellissima grafica della copertina del cd a calarci perfettamente nelle atmosfere di "Nati negli anni '80", l'ultima fatica dei Duracel, che esce proprio in questi giorni per IndieBox. Fonzie e non solo: c'è il generale Lee di Hazzard, ci sono Pac Man, Super Mario e un joystick della Nintendo 8 bit, c'è Karate Kid col maestro Miyagi, c'è il cubo di Rubik e un omino del Lego con la sua impeccabile acconciatura, c'è Mork di Mork e Mindy, c'è Mazzinga... c'è rappresentato proprio tutto quello che ha contraddistinto un'intera generazione sull'artwork del disco, e già solo guardando la cover dell'abum viene la nostalgia dei bei tempi passati.

Anch'io da bambino nato negli anni '80 quasi mi commuovo ripensando a quei mitici e coloratissimi anni. Alla fine non siamo nemmeno così vecchi, eppure non so per quale motivo, ma siamo una generazione un sacco nostalgica. Forse sarà perchè siamo stati gli ultimi bambini a vivere la vita prima del boom tecnologico; poi abbiamo visto il mondo cambiare, probabilmente in meglio, e perdere anche un bel po' di poesia. Noi che giocavamo a un due tre stella, nascondino e monopoli anzichè con la playstation, noi che ci ritrovavamo ancora davanti alla tv a guardare insieme i cartoni animati e i telefilm anzichè davanti a un monitor a commentare video su youtube, noi che chiamavamo gli amici al citofono o gridando da sotto la finestra e non ci davamo ancora appuntamento via sms o facebook. Erano anni diversi in cui sicuramente avevamo meno ma forse ci divertivamo di più.  Quando faccio questi discorsi e poi mi riascolto un po' mi faccio impressione, e penso che alla fine forse non siamo così diversi dai nostri genitori. Però quegli anni sono stati veramente magici e irrepetibili. Detto tutto questo come si può rimanere indifferenti di fronte a un disco come "Nati negli anni '80", il terzo tassello nella carriera della punk band veneta, che ormai è diventata una realtà consolidata della scena indipendente italiana?

Un album con un occhio rivolto al passato ma per niente cupo o eccessivamente nostalgico; anzi, "Nati negli anni '80" è un disco allegro e spensierato: dodici tracce assolutamente godibilissime, di pura energia e divertimento. In realtà poi non tutti pezzi guardano al passato: sicuramente si tratta di un cd carico di ricordi e di immagini di tempi nemmeno troppo lontani, ma che prende spunto dalle esperienze passate per fare un discorso più ampio sulla realtà attuale con abilità e ironia, in maniera chiara e diretta. Pezzi come "Una Ragazza che va in Tivù", "La Rete del Niente" o "Non capisco più i Giovani" non sono altro che istantanee di come gira il mondo al giorno d'oggi. E poi non mancano alcune tracce in cui Duracel decidono si togliersi qualche sassolino dalla scarpa: "Stanotte" o "Hanno ammazzato il Rock 'n'Roll" ad esempio sono un attacco nemmeno troppo velato a tutto quello che gira intorno al mercato musicale, in particolare al mondo della stampa specializzata e dell'emittenza radiofonica. E poi ovviamente non manca anche qualche canzone un po' più personale, in cui secondo me la band dà il meglio di sè: "Nati negli anni '80", "Canzone per un amico", "Io ti difenderò" e "Non bruciavano così" sono tra i miei pezzi preferiti del disco.

"Nati negli anni '80" è l'album della maturità per i Duracel, suonato molto bene, arrangiato e prodotto con altrettanta cura, allegro, energico, intelligente, melodico, piacevole. Che altro vi devo dire? Andatevelo a comprare e seguite i Duracel dal vivo che ne vale la pena! [B!]

 

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