Ritorno in grande stile per i ferraresi Koinè, che, a distanza di quattro anni dalla loro ultima pubblicazione "Sospeso", si propongono nuovamente ai loro fan con una line up rinnovata e con una nuova spinta creativa. Quello che in realtà e il loro primo album vero e proprio, "Il rumore dei Sassi", pubblicato da Alka Records, e in distribuzione dallo scorso 11 marzo, è un disco veramente interessante, da diversi punti di vista. Prima di tutte per le collaborazioni eccellenti: Davide Romani, bassista di Baglioni e Vasco Rossi, con alle spalle un curriculum che annovera collaborazioni con artisti del calibro di Celentano, Amii Stewart, Mike Francis, Bennato e molti altri, e Iarin Munari, batterista di Roberto Vecchioni, Paolo Belli, Alexia e molti altri, entrambi anche autori, non che fini arrangiatori; e in effetti la qualità degli arrangiamenti è sicuramente uno dei pezzi forti di quest'album. E poi perchè musicalmente parlando le undici tracce che compongono il cd si presentano veramente molto bene. Undici bei pezzi rock, qualche ballata più lenta, qualche pezzo un po' più ruvido ma non troppo; insomma un disco di piacevolissimo ascolto e di ottima qualità, che scorre via liscio liscio senza intoppi, fresco, energetico. E ottimi anche i testi, tutti in italiano, tutti sempre all'altezza. "Il Rumore dei Sassi appare come un appello, un canto di speranza quando, non sentendo il tonfo dei pensieri sulle nostre idee, sogni, desideri e aspettative, e sui nostri passi, il nostro passato, presente e futuro, sentiamo il bisogno di udire una voce di conforto che ci guidi nel turbine degli eventi sempre più incalzanti della vita. Desideri e sogni si fondono nella ricerca di temi sonori capaci di comunicare, di oltrepassare il muro che ciascuno di noi si è costruito attorno come roccaforte contro le avversità della vita". Ottimo lavoro! [B!]
