Grande album di debutto per i Kuadra, interessante band rapcore lomellina che qualche mese fa ha pubblicato per SG Records la sua omonima opera prima. Un giusto mix di nu metal e rap che prende spunto e origine dalle contaminazioni che dagli anni '90 in poi hanno dato origine ad una serie di nomi importantissimi nel panorama musicale internazionale degli ultimi due decenni. "Kuadra" è una raccolta di dieci pezzi potenti, incazzati, in cui le liriche, in maniera diretta e senza usare troppi giri di parole, buttano in faccia all'ascoltatore il ritratto di una società allo sbando, corrotta, malata, impassibile e passiva, demotivata e apatica, che non ha più nemmeno la forza e gli stimoli di rialzare la testa e cercare di cambiare il corso delle cose. Chitarre potenti e riff infuocati che si fondono alla perfezione con le parole scritte e cantate da Yuri. Un album che per certi versi ricorda lo stile dei Linea 77 se proprio dobbiamo trovare delle affinità con qualche artista di casa nostra. Molto belli anche i tre pezzi che si discostano un po' dal'atmosfera generale del disco: "Ti difenderò" e "Fili", due tracce più lente, quasi due ballad, e soprattutto stupenda "Il ritratto del mostro", un pezzo quasi recitato per un testo che è un pugno nello stomaco. Un album spontaneo e diretto ma anche ben suonato e curato nei minimi particolari. Ottima la produzione, curata dagli stessi Kuadra. Che altro aggiungere? Promossi a pieni voti. [B!]
