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Kild - Smallness Towards the Secret

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Kild - Smallness Towards the SecretMamma mia ragazzi, che disco che mi è capitato per le mani questo mese! Che scoperta questi Kild! Loro sono di Milano ma ascoltando l’album senza conoscere la biografia del gruppo si potrebbe tranquillamente pensare che si tratti di un gruppo britannico o del nord Europa. Prima di tutto perché i pezzi di “Smallness Towards the Secret”, questo è il titolo dell’album, tutti scritti rigorosamente in inglese, sono cantati con una pronuncia davvero impeccabile, che non lascia minimamente presagire le origini milanesi del gruppo. E poi perché soprattutto si tratta di pezzi dal respiro veramente internazionale. Era da tanto che non mi capitava di ascoltare un album rock così emotivamente coinvolgente: è un album molto sperimentale, ma mai stucchevole o fastidioso; un modo di sperimentare che non è per niente affettato o ostentato; un rock bello, che riempie le orecchie, il cuore e la mente. Una perfetta alternanza tra pezzi più potenti e martellanti e brani più lenti e struggenti, come “Here in my Bedroom” o il pezzo d’apertura “Diar Friend”, che in un crescendo di suoni e di pathos ti portano fino al totale coinvolgimento emotivo. I brani trattano un sacco di temi sensibili, dall’ecologia alla politica, fino a toccare la condizione dell’uomo in quanto tale. Gli arrangiamenti sono eleganti e imprevedibili e la voce calda e graffiante di Fabio Roveroni aggiunge quel qualcosa in più che rende questo disco un ottimo disco. Consigliatissimo! [B!]
 

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