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Sixty Miles Ahead - Blank Slate

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Sixty Miles Ahead - Blank Slate

Etichetta: 60MilesMusic

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"Blank Slate" è il primo tassello nella discografia dei Sixty Miles Ahead, giovanissima rock band milanese che propone un bel disco rock che è al tempo stesso classico ma dal respiro moderno e attuale. Occhio a non farvi forviare dal termine giovanissima. La band sì è giovanissima, ha circa un annetto di vita, ma i musicisti che stanno dietro al progetto sono tutt'altro che quattro rockettari di primo pelo. Ed è proprio ascoltando il disco che si evince in maniera molto chiara che di ore passate in sala prove e di chilometri alle spalle macinati per suonare in giro per i locali i quattro ne hanno da vendere. E così dopo anni trascorsi dedicandosi a progetti differenti, finalmente nel maggio 2011 le strade dei Sixty Miles Ahead si sono incontrate. Una perfetta sintonia artistica che li ha portati nel giro di pochi mesi ad entrare in studio per registrare il loro primo lavoro, "Blank Slate", un ep di cinque pezzi che rappresenta il loro biglietto da visita.
Registrato e mixato presso il Reclab studio di Milano da Matteo Bolzoni e Larsen Premoli, e masterizzato presso l'Hotline audio mastering studio di New York, il disco è stato presentato ufficialmente nel novembre 2011 in occasione del debutto dal vivo del gruppo. Ed è strano pensare che un album così ben realizzato sia il frutto del lavoro di una band anagraficamente così giovane e che mai prima d'allora aveva suonato insieme in pubblico. Sì, le loro strade si erano già incrociate altre volte nel corso delle loro "vite precedenti", e evidentemente, come già detto, loro sono tutti professionisti di grande esperienza, ma di solito ci vogliono mesi, se non anni, prima di trovare quel giusto affiatamento e quel perfetto feeling artistico che fanno fare il salto di qualità. Beh, se loro ci sono riusciti fin da subito tanto di cappello, e se sono stati in grado di partorire un disco come questo in così poco tempo non oso immaginare come potranno essere i loro lavori futuri. Le aspettative sono altissime!
Ma torniamo ai giorni nostri, parliamo di "Blank Slate". L'unica parola che mi viene in mente che possa definire questo ep in maniera efficace è ROCK. Rock con la R maiuscola, rock in tutte le sue sfumature: la base è senz'altro classica, rock come lo si faceva trenta, quarant'anni fa, con tanti innesti intressanti, dall'hard rock, al metal e al grunge. E il risultato è stupefacente: un album moderno, potentissimo, coinvolgente, tutto cuore e sudore.
Si parte con un paio di pezzi belli strong, "Polite Conversation" e "Dance", due pezzi potenti e muscolari, hard rock allo stato puro. Si prosegue con "Chances", il pezzo centrale del disco, forse anche il più interessante: qui la tensione si allenta leggermente e le atmosfere si fanno un po' meno tirate, si va un po' più sul grunge e le aperture più melodiche dell'inciso non mi dispiacciono affatto. Gran bel pezzo. Con "Under my Skin" torniamo nel filone hard rock che caratterizzava l'inizio dell'album, mentre "A Place", la traccia che chiude il disco è la classica e immancabile ballata rock. Atmosfere acustiche e soffuse e tanta melodia. La ballad in chiusura di un album come questo forse non è la cosa più originale e sorprendente di questo mondo, però cavolo, ci sta proprio bene! E' proprio vero che quando i rockettari tirano fuori il cuore sono imbattibili, e poi ci sta, serve ad allentare un po' la tensione alla fine di un disco così tirato.
I pezzi sono suonati con grande maestria: ottime le chitarre, martellante la sezione ritmica, a tratti più calda e vellutata, a tratti più graffiante e corrisiva, la voce di Sandro Casali si sposa alla perfezione con i pezzi. Grandi arrangiamenti e ottima produzione. Cosa desiderare di più come inizio? [B!]

 

 

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