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Revolution is Me - No Way, Mate!

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RIM (Revolution is Me) - No Way, Mate!

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RIM, acronimo che sta per Revolution is Me, che scoperta! Piazzatevi bene in testa queste tre lettere perchè di questa giovanissima e interessantissima rock band laziale probabilmente ne sentirete parlare ancora.
"No way, Mate!", l'ep che rappresenta il prima tappa del loro (speriamo lungo) percorso musicale è un condensato di passione ed energia. Ce n'è così tanta che si potrebbe illuminare l'intera città di Roma per tre notti di fila. Una forma di energia alternativa veramente efficace ed economica!
Le sei tracce che compongono "No way, Mate!" non spiazzano di certo per la ricercatezza stilistica o per l'originalità, ma hanno il grosso pregio di prendere e coinvolgere l'ascoltatore in maniera immediata; e poi sono suonate arrangiate e prodotte tremendamente bene, una prefessionalità che non ha davvero nulla da invidiare a produzioni ben più costose di artisti famosi e blasonati.
Entrando nello specifico dei pezzi, uno degli elementi più caratterizzanti del disco, sicuramente un punto di forza su cui il gruppo dovrà continuare a puntare per le sue produzioni future, e che potrebbe diventare un vero e proprio marchio di fabbrica, è la riuscitissima fusione tra le due voci, maschile e femminil,e che funziona davvero alla grande, e dà al disco quel qualcosa in più. Voci molto belle se prese separatamente, graffiante e particolarissima quella di Olga Maletta, calda ed emozionante quella di Alberto Ruzza, ma che insieme sono veramente la carta vincente di questo album.
Le influenze sono dichiarate: Foo Fighters, Jimmy Eat World e Biffy Clyro (quest'ultimo citato anche nei ringraziamenti del disco) su tutti, danno immediatamente un'idea di cosa ci si appresta ad ascoltare ancor prima di inserire il cd nel lettore.
I pezzi, come già accennato sono molto diretti, tiratissimi, solari e piacevoli: una fusione di rock, pop punk e alternative che funziona sempre molto bene. I ragazzi poi sono ottimi musicisti, questo è innegabile, e se il buon giorno si vede dal mattino e non si può fare altro che migliorare non possiamo che aspettarci grandi cose dai RIM. Gli spettacolari riff e gli assoli di chitarra che impreziosiscono il disco del resto ne sono la testimonianza più evidente.
Sei pezzi che, come si evince già dal nome stesso della band, invitano alla rivoluzione a partire dalle piccole cose di tutti i giorni, a preoccuparsi e a interrogarsi sul futuro, ma senza subirlo passivamente, a impegnarsi quotidianamente per essere artefici di un domani migliore. Un costante mix di istinto e razionalità, cuore e cervello, rabbia e melodia è la caratteristica di "No way, Mate!". Il mio pezzo preferito è sicuramente "Suicide Makeover", rabbia e aggressività che sfociano in un ritornello melodico che non puoi non cantare a squarciagola finchè le tonsille non ti si infiammano. Molto bella anche "Can I Have...". Beh, e poi da amante del blues rock e dello slide non ho potuto che apprezzare la chicca che chiude il disco. Non avrei voluto rovinare l'effetto sorpresa ai lettori, ma "...Your Heart Back?" è il brano che veramente non ti aspetti dopo aver ascoltato le cinque tracce precedenti. Però non citarlo nemmeno sarebbe stato un peccato mortale. Un minuto di pace e relax dopo la scarica di adrenalina del disco. Bello.
Che altro dire, peccato per la breve durata del disco. Una volta che cominci è davvero un peccato fermarsi, ne vorresti ancora, e ancora e ancora... Vabbè, poco male, un motivo in più per aspettare con trepidante attesa le prossime mosse di questi quattro bravissimi rockettrari romani. [B!]

 

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