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Not Ordinary Dead - Tuning The Untunable

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Not Ordinary Dead - Tuning The Untunable

Label: Ninthwave Records, 2012

 

 

 


Step 1.
Liberare la stanza da possibili oggetti fragile, d’ingombro, pericolosi.
Step 2.
Inserire “Tuning the Untunable” nel lettore cd (ah già, siamo moderni: aprite media player ed inserite in sequenza le sei tracce del disco).
Step 3.
Alzate al massimo il volume delle casse (almeno un 2.1: un subwoofer è ESSENZIALE per il pieno godimento dell’ascolto).
Step 4.
SCATENATEVI.
Un disco sorprendente di un duo napoletano giovane di formazione, ma già con molte esperienza alle spalle. Johnny Lubvic (voce, chitarra, tastiere, basstroller, numerose esperienze sin dagli inizi degli anni ’90 come tecnico del suono, assistente alla produzione artistica dal Major all’Indie, una vena spiccata per le nuove tecnologie nel campo musicale) e Kamoto San (voce, chitarra, tastiere, percussioni elettroniche) sono i Not Ordinary Dead (abbreviato in Node), attivi dal 2011 e con un disco uscito per l’etichetta americana Ninthwave Records nei primi mesi del 2012.
“Tuning the Untanable” non è un disco abituale per la scena italiana attuale, infarcito di elettronica, da quella più ballabile alla Soulwax alle sperimentazioni stile WhoMadeWho, o per tornare ad un passato italico glorioso, ai Bluvertigo. “Ghost in this town” è la presentazione dei Node: basso portante irrefrenabile, batteria elettronica, inserti di tastiere, effetti pulsanti, una produzione fatta con lavoro di cesello. “Killing up the dj” prosegue nel discorso in maniera perfetta: un party discotecaro da sensazioni estreme. “Kinky Eyes” è un brano da spiaggia di ibiza, con un’improvvisa svolta finale tra la new wave e il dark. “Radio doom” è una festa di “shake your body, shake your bombs”, un attacco nucleare radiofonico. E proseguiamo con terminologie guerrafondaie, per “This atomic love”, spazzatura nucleare per i Node. Provate a stare fermi mette ascoltate questo disco, provateci! E’ assolutamente impossibile. “Tuning the untunable” si chiude con “Something against me”, elogio all’automassacro sulle piste da ballo.
I Node sfornano, alla prima prova, il disco perfetto per le vostre feste più scatenate… Posso solo immaginare la potenza del live: venite in canotta, t-shirt, e preparatevi a sudare come non mai!

[Fernando Succi]

Track-List
1. Ghost in this town
2. Killing up the Dj
3. Kinky eyes
4. Radio doom
5. This atomic love
6. Something against me

 

Sito: www.notordinarydead.com

 

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