Gianluca Borsella - Sei Songs
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E' datato ottobre 2007 "Sei Songs", ep del cantautore musicista Gianluca Borsella che solo in questi giorni è arrivato sulla mia scrivania, e che con piacere lo sottopongo alla vostra attenzione perchè si tratta di un'opera veramente interessante.
Su Gianluca Borsella non si trovano in giro molte informazioni; nonostante approfondite ricerche sul web si trova veramente pochissimo materiale su di lui. E forse questo è anche un bene perchè porta l'ascolatore ad analizzare la sua opera in maniera del tutto oggettiva, senza alcun tipo di preconcetto: la musica torna al centro di tutto, la musica è analizzata in quanto tale. Questo alone di mistero che circonda l'artista al giorno d'oggi è cosa rara, nell'epoca di myspace, di facebook e di twitter, e non fa altro che accrescere la mia curiosità nei confronti di "Sei Songs", più che un disco un viaggio, un'esperienza, un sogno.
Inserisco il cd nello stereo completamente ignaro di quello che mi troverò di fronte e scopro che "Sei songs" è un disco quasi interamente strumentale, eccezion fatta per la prima traccia "Centro Armonico" che presenta qualche inserto vocale di Valentina Guardabassi, non dello stesso Gianluca Borsella, di cui la voce si intrasente in sottofondo solo nella seconda traccia. Il tiltolo "Sei songs" farebbe pensare ad una raccolta di sei canzoni. In realtà ascoltando il disco ci si rende che più che una semplice raccolta di pezzi, "Sei songs" sembra essere un'unica opera suddivisa in sei atti: ogni canzone fa storia a sè, ogni pezzo si differenzia dagli altri, ma la sensazione generale dopo l'ascolto del cd è quella di un ep molto omogeneo, il cui ascolto scorre via in maniera molto fluida e piacevole traccia dopo traccia. Molto spesso la gente si accosta con un po' di diffidenza ai cd interamente strumentali, invece non c'è da aver paura, "Sei Songs" è un disco che si fa ascoltare molto bene, che non stufa, anzi coinvolge emotivamente l'ascoltatore dalla prima all'ultima nota. Una sorta di flusso di coscenza fatto di note a cui abbandonarsi completamente e lasciarsi trasportare.
Cercare di classificare questo disco è impossibile. Dovendo descriverlo posso senz'altro dire che il cd ha una forte base acustica (è lo stesso Gianluca Borsella che suona in prima persona la chitarra acustica in ogni pezzo), che devia in varie direzioni per raccontare storie e situazioni differenti. Ci sono momenti più folkeggianti, come ad esempio "Il Fiore", momenti dalle atmosfere più jazz come "Potersi" e pezzi dalla atmosfere più morbide e soft come "Filo Viola" o "Ned Silenzio". In disco è molto bello, ben scritto, ben realizzato, ben arrangiato, dallo stesso Borsella con vari collaboartori, come molti sono anche i musicisti che hanno affiancato il cantautore in questo suo viaggio, e ben registrato. Insomma, una bella esperienza musicale. Grazie a Gianluca per avermi regalato 20 minuti di totale evasione. [B!]
