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Diego Leanza - Diego Leanza I

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Diego Leanza - Diego Leanza IDiego Leanza - Diego Leanza I

 

Quanto ci piace il rock duro! Quello sporco alla Robert Johnson, tanto per intenderci.

La voce è cupa ed adatta anche a brani grunge, ma Diego Leanza preferisce non immettersi in tale genere rimanendo in prevalenza nell’atmosfera vintage.

Chitarrista e cantante, l’artista campano si presenta con questo suo album di debutto “Diego Leanza I” contente 8 brani, uno più “cattivo” dell’altro.

“Madre, tu cosa ne sai?” definisce il bacio uno sputo dolce ed ho detto tutto, mentre

“Feedback Man” risulta il brano più fruibile (termine che tanto piace ai discografici) ed infatti rimane subito scolpito nella mente, ma non per questo il testo è meno Rolling Stones definendo la Luna un frutto marcio. Il disco suona bene ed è registrato in modo impeccabile ed anche l’artwork del disco è ben costruito, ambientato in una sala tappezzata di scritte e ritagli di giornale sembra un incrocio fra un sottopassaggio della metro e la stanza da letto di un serial killer.

Non mancano richiami blues (“lo spietato” e “Io non lo sapevo”) e nel complesso è un disco adatto per essere ascoltato in auto in lunghi viaggi autostradali per allontanare il sonno ed i buoni pensieri.

Diego Lenza funziona e se proprio volessimo muovere una critica, potremmo dire che in alcuni brani gli arrangiamenti risultano un po’ ripetitivi e poveri, ma per certi versi è il genere bello e dannato che lo impone. Un Grignani dei primi tempi, meno poetico, ma molto più graffiante. Da ascoltare dal vivo.

 

Diego Pulvirio

 

Arretrati

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