Bar Noir - Erre VallanzascaRating: 4.5/5
“Il Bar come la vita di tutti i giorni: quella vera, spontanea, lontana dagli uffici, dalle banche, dai supermercati. Il Bar come cornice “autentica” dove ci si può fermare ad evitare il tempo, osservando, assaporando e condividendo la propria esistenza. Noir come il lato nascosto della vita, il suo peso. Noir come tornare sui propri passi, andare avanti alla cieca. Noir come il sentimento che spinge a percorrere la “Cattiva Strada”. Bar Noir esiste da gennaio 2009.” Di solito non inserisco il “copia incolla” delle bio, ma questa volta non potevo esimermi. Con una presentazione di tale potenza evocativa, il rischio di rimanere deluso dal gruppo romano poteva essere alto… Cosa invece che non è accaduta. I Bar Noir sono un colpo al cuore: i loro testi mi fanno ricomprendere la potenza della parola che fu di maestri come il Lindo Ferretti preconversione, Mimì Clementi, Max Collini… Radio Londra, Due di Noi, Erre Vallanzasca… Seguite il mio consiglio, procuratevi questo ep. Sentirete presto parlare di loro. Il loro sound, un tappeto di suoni/rumori discendenti dal postpunk, ben fanno da schema nel quale le parole ricamano storie di guardie e ladri, amori e passioni politiche. Siamo davanti ad un gruppo che, ed è cosa rara, ha qualcosa da dire. Non perdeteveli! [Diego Pulvirio]
