Paolo Rigotto - Corpi CelestiRating: 3.5/5
Molte volte il termine cd sperimentale viene usato a sproposito anche per operazioni che delle caratteristiche dell'esperimento hanno ben poco. Beh, non è certo il caso di "Corpi Celesti", l'album di debutto come solista del cantautore torinese Paolo Rigotto. Come tutte le sperimentazioni anche questa ha i suoi pro e i suoi contro. Alcuni pezzi sono anche fin troppi estremi per essere ascoltati con facilità. "Scheda Madre" ad esempio, che ha vinto anche il premio “La musica elettronica italiana nel 2061”, promosso dal Festival Club To Club in collaborazione con il Comitato Italia 150, è un pezzo sicuramente geniale, ma forse un po' troppo ostico per essere ascoltato in macchina nel traffico. E' un po' come alcune opere d'arte moderne estreme: belle, bellissime da guardare finchè rimanogno in una stanza di museo, ma che in pochi forse terrebbero in casa volentieri. Ma comunque non spaventatevi, il cd non è tutto così. Ci sono tracce molto più tranquille e orecchiabili. Pop rock elettronico a tratti demenziale, ma comunque sempre molto intelligente. Può sembrare un ossimoro ma non lo è. Ad esempio "Musica con la Cappa", uno dei miei pezzi preferiti, analizza in maniera brillante e acuta la condizione stessa del cantautore oggi. Un cd sicuramente interessantissimo, il cui ascolto è però consigliato principalmente agli amanti della sperimentazione. [B!]
