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Sum 41 - Underclass Hero

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Sum 41 - Underclass HeroI Sum 41 non vogliono scrollarsi di dosso un certo tipo di immagine, e lo fanno attraverso il loro ultimo lavoro “Underclass Hero”. Molti lo hanno definito un ritorno alle origini; a me è sembrato l’esatto opposto. Un disco molto maturo che catapulta il gruppo in una seconda fase della sua carriera. Forse al cambiamento ha in parte influito la dipartita del chitarrista Dave Brownsound, anche se più probabilmente un po’ di rinnovamento dopo 10 anni di carriera era già nell’aria. Anzi, a dire la verità la mancanza del buon Dave non è che si faccia sentire più di tanto. Se ci si limita all’ascolto della titletrack, primo singolo estratto, certo che si può parlare di ritorno alle origini. Ma se si fa la fatica di spingersi oltre la prima traccia ci si rende conto già a partire da “Walking Disaster” come gli orizzonti si aprano decisamente: tante chitarre acustiche, brani molto più articolati, con repentini cambi di atmosfera, inserimenti semi orchestrali, testi più introspettivi e impegnati, addirittura un pezzo in francese “Ma Poubelle” e una struggente ballatona “So Long GoodBye”. Certo, i pezzi più classici non mancano, specialmente nella seconda metà del disco, ma sicuramente non si può parlare di ritorno alle origini. Un disco meno incazzato, e con più anima e testa. E non ci dispiace affatto.

 

Arretrati

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