andergr@und.it      Home Showbiz Recensioni CD

883 - Hanno Ucciso l’Uomo Ragno

E-mail Stampa PDF

883 - Hanno Ucciso l’Uomo RagnoUno dei dischi pop-rock più ascoltati della storia della musica italiana è datato 1992, proprio nel periodo di pieno splendore dei Take That; un album che per molti ragazzi della mia generazione rappresenta un simbolo dell’epoca, ed è inevitabilmente legato ad un mucchio di ricordi di quando si era più piccoli e spensierati. Si tratta del debutto degli "883" che all’epoca erano 2. Max Pezzali cantava e scriveva canzoni che si sono trasformati in veri e propri inni di un intera generazione, mentre invece Mauro Repetto ballava, ballava, e ancora ballava. Quale in realtà fosse il ruolo ufficiale del tarantolato all’interno della formazione molti se lo stanno ancora chiedendo… Un album storico, pieno di canzoni che oggi non so quanto successo potrebbero avere, ma che noi che le abbiamo vissute ascoltiamo ancora con particolare piacere e con una vena di nostalgia. Il primo pezzo è già un capolavoro! "Non me la menare": la rabbia di Max Pezzali è condivisibile e allora ci viene spontaneo urlare con lui (Non me la menare, non capisco cosa vuoi, tanto lo sapevi che non ero come voi, a me piacciono le birre scure e le moto da James Dean, non quelle stronzate che si dicono nei film). La seconda canzone si chiama "S'inkazza" ed è stata ispirata da quella rompiscatole della madre, ognuno ad una certa età si può ritrovare completamente nelle parole di Pezzali (quando ti fai troppe docce, quando proprio non ne fai, quando lasci le mutande in giro, quando il lesso non lo vuoi… questa casa non è un albergo per fare quello che vuoi non ne possiamo più io ti avverto dei porci comodi tuoi). "Te la tiri" è dedicato a quelle ragazze che se la tirano. "Hanno ucciso l'uomo ragno", beh, non c’è bisogno di commenti... "Con un deca" è una ballata nostalgica sulle serate passate al cazzeggio totale con gli amici, quando da ragazzo ti ritrovavi a girare senza meta e con un diecimila lire in tasca. Insomma, un album consigliato a quelli un po’ più giovani che vogliono fare un salto nel tempo nei magnifici primi anni novanta, ma soprattutto straconsigliato il riascolto a quelli che nel 1992 hanno distrutto la cassetta a furia di ascoltarlo. Sarà un piacevolissimo tuffo nei ricordi.

 

Arretrati

Collabora con noi!

Statistiche

 Statistiche gratis